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Suggerisco a tutti la lettura di questo articolo pubblicato sul mattino sempre per saggiare fino in fondo lo " spessore " e la valenza morale dei nostri interlocutori (rettore-preside-presidente di facoltà)

DALL'INVIATO GIANNI COLUCCI Fisciano. È stato un ricercatore dell'università a inviare un esposto alla magistratura: «Il rettore Pasquino si sarebbe prolungato da solo di un anno il mandato». Insomma Pasquino avrebbe dovuto lasciare nel 2003, invece aveva proseguito fino all'anno successivo. Per poi ricandidarsi con il medesimo «prolungamento». Il corollario della denuncia sarebbe: «Tutto ciò per conquistare un altro anno di stipendio da Magnifico». Il rettore Pasquino si appoggia allo schienale della poltrona e risponde seccato e fermo. «Intanto per 45 mila euro lordi non mi pare che valga la pena di commettere un illecito. E poi se c'è stata una modifica statutaria, perchè è di questo che stiamo parlando, che ha portato da tre a quattro il mandato del rettore e dei presidi di Facoltà, è una cosa decisa dal Senato accademico e approvata dal ministero dell'università». Quindi? «Sono pronto alle denunce. Chi dice che sono indagato mi diffama». Il rettore è stato ascoltato dalla polizia giudiziaria che ha chiesto anche documenti all'Ateneo. «Mi auguro che la magistratura chiarisca tutto e subito e chi deve pagare paghi». Ma come sono andate le cose? «Abbiamo cambiato lo statuto nel 2003 nel corso del mio primo mandato: si tratta di una procedura collettiva e complessa. Lo statuto è stato cambiato quando le modifiche sono passate al vaglio del ministero per la legittimità. È al ministero che si approvano le modifiche che vengono fatte dal Senato accademico e dopo aver messo in atto diverse procedure». Una delibera che rende «elastico» il mandato? «Una delibera approvata all'unanimità che impone massimo due mandati di quattro anni al rettore e ai presidi. Io ero stato eletto nel 2001 e sono scaduto nel 2004». L'illecito starebbe in cosa? «Alla modifica è seguita una decisione presa in autonomia dal Senato accademico. In una riunione a cui non partecipai si decise, approvando una norma transitoria, che la modifica statutaria avrebbe riguardato i mandati in corso. Mi spiego: è stato prolungato il primo mandato di un anno. Ma non hanno fatto passare l'idea che a fine del mandato triennale io potessi candidarmi altre due volte per quattro anni. Chiaro?» Così Pasquino, che nel 2005 è stato rieletto, potrà rimanere in carica soltanto fino al 2009: senza potersi più ricandidare. Se il ministero avesse ritenuto illegittima la modifica dello statuto e la norma transitoria, non avrebbe mandato avanti la modifica. Tra l'altro Salerno era rimasta una delle poche università che prevedeva mandati da tre anni più altri tre. E il ricercatore «denunciante»? Si tratta di un puntiglioso professore al centro di una vicenda di finanziamenti per una ricerca risalente ad un decennio addietro. La commissione apposita aveva sospeso quel finanziamento e lui aveva fatto ricorso ai tribunali amministrativi. Il retroscena sta nei supposti ostacoli che il rettore avrebbe frapposto tra il ricercatore e gli agognati finanziamenti. È lo stesso Pasquino a raccontare: «So chi ha presentato denuncia. E confermo la mia posizione. È una ricerca dell'82 è se è valida c'è una commissione apposita che deve finanziarla. Non mi opporrò certo io al progresso delle scienze».